Come funziona lo stipendio dei sacerdoti?

L’8xmille una parte al sostentamento clero

Voce ad alcuni parroci della nostra diocesi, che con gratitudine ai fedeli ricevono il contributo anche per le esigenze pastorali della comunità e per la missione

“La presenza dei sacerdoti è un dono prezioso che ha bisogno del sostegno di tutti noi. La firma dell’ 8xmille è una via di condivisione fraterna”, ci dice Giuliana Sessa, responsa- bile del settore amministrativo dell’Istituto sostentamento clero della diocesi di Cosenza-Bisignano, presieduto da don Pompeo Rizzo. Ci racconta lei stessa come funziona il so-stentamento del clero. Scegliere di destinare l’ 8xmille alla Chiesa cattolica rappresenta l’opportunità di contribuire anche al sostentamento di circa 35.000 sacerdoti in Italia che, ogni giorno, svolgono i propri compiti pastorali, garantendo la loro presenza al fianco di quanti hanno più bisogno: anziani, ammalati, famiglie, emarginati. Grazie alla firma dei contribuenti, l’Istituto centrale per il sostentamento del clero (organo della Conferenza Episcopale Italiana il cui compito è gestire gli stipendi di preti, parroci, cardinali e vescovi), attingendo ai fondi dell’ 8xmille, è in grado di integrare in maniera determinante le risorse messe a disposizione dagli Istituti diocesani. Ogni sacerdote, all’inizio della sua missione ecclesiale, ha un punteggio minimo di 80 punti che si accresce in base al ministero svolto, alla sua anzianità di servizio, alla condizione della parrocchia in cui opera. Tale punteggio personale, moltiplicato per il valore che ogni anno la CEI assegna al singolo punto (ad oggi questo valore è di € 13,12), definisce l’importo della sua retribuzione mensile, ad esempio un sacerdote appena ordinato riceve una integrazione lorda di € 1049,60, che al netto delle imposte sarà di circa € 900,00, tale integrazione viene erogata per dodici mensilità, non è prevista la tredicesima.

I sacerdoti ricevono il primo aiuto economico dall’ente presso cui prestano il loro servizio: la diocesi, la parrocchia, il Ministero dell’Istruzione per coloro che insegnano; laddove fosse necessario per raggiungere il ‘tetto mensile spettante’, l’importo già ottenuto viene integrato dall’Istituto diocesano, qualora ne abbia le risorse, e dall’Istituto centrale, quando tali risorse non sono presenti. Esiste un sistema di Previdenza integrativa per la cura dei sacerdoti più anziani e degli inabili che prevede un assegno mensile, il cui ammontare viene stabilito annualmente dalla CEI e che viene erogato dall’Icsc. Per ogni sacerdote l’Istituto centrale per il sostentamento del clero provvede a versare i contributi mensili sul “Fondo Clero INPS”, ai fini pensionistici. L’Istituto Centrale versa, inoltre, un premio assicurativo annuo per ogni sacerdote e religioso che svolge un ministero e per gli inabili. Tutti i sacerdoti sono coperti da una polizza assicurativa che prevede il rimborso di alcune spese mediche relative a ricoveri, interventi o prestazioni extra-ospedaliere ed esami diagnostici. Sono circa 200 i sacerdoti che operano nella nostra diocesi, abbiamo sentito don Michele Piazzon, parroco della parrocchia di San Vito Martire, nella periferia nord-ovest della città di Cosenza, realtà che abbraccia circa 2500 abitanti.

“Ricevere il contributo, grazie ai fondi dell’8xmille, mi permette di non dovermi preoccupare per il mio sostentamento e mi da la possibilità di dedicarmi totalmente alle attività della parrocchia”, le parole di don Michele che, quotidianamente, si prende cura della realtà parrocchiale a lui affidata con numerose iniziative e fornendo diversi servizi, in un territorio che sperimenta le difficoltà e le criticità tipiche delle periferie urbane. Attivi in parrocchia il Centro d’ascolto Caritas, la ‘Santa Provvidenza’, un gruppo che provvede alla raccolta ed alla donazione di indumenti per coloro che ne hanno bisogno, la distribuzione gratuita di alimenti tramite il Banco alimentare ed in collaborazione con alcuni supermercati della zona. All’interno della pastorale della parrocchia di San Vito è presente il percorso di formazione del ‘post cresima’ che costituisce un punto di riferi- mento per i ragazzi che hanno terminato l’iter del catechismo.

In parrocchia è possibile inoltre far parte del coro, realtà molto partecipata nella quale si sperimenta il potere terapeutico della musica e si può usufruire del doposcuola gratuito. Diversi sono gli appuntamenti scanditi dall’anno liturgico, occasioni nelle quali si cerca di portare il più possibile le diverse attività nelle strade, nelle piazze, coinvolgendo le diverse famiglie del quartiere. Molto sentita la festa patronale, momento nel quale si approfitta per approfondire tematiche sociali, prendendo spunto dalla vita del Santo.

“Se dovessi impegnarmi in un lavoro, chiaramente, questo sottrarrebbe tempo all’ascolto delle persone ed impedirebbe di dare attenzione ai loro bisogni ed alle loro necessità”, don Michele Piazzon si occupa, infatti, di organizzare e portare avanti le numerose attività della parrocchia e di formare e supervisionare le persone che vengono delegate ai diversi servizi.

 

Leggi l’articolo completo: Parola di Vita n.20(636)

condividi su