La Patrona


La pietà popolare verso la beata Vergine, varia nelle sue espressioni e profonda nelle sue motivazioni, è un fatto ecclesiale rilevante e universale. Essa sgorga dalla fede e dall’amore del popolo di Dio verso Cristo, Redentore del genere umano, e dalla percezione della missione salvifica che Dio ha affidato a Maria di Nazaret, per cui la Vergine non è solo la Madre del Signore e del Salvatore ma anche, sul piano della grazia, la Madre di tutti gli uomini.
Infatti «i fedeli comprendono facilmente il legame vitale che unisce il Figlio alla Madre. Sanno che il Figlio è Dio e che lei, la Madre, è anche loro madre. Intuiscono la santità immacolata della Vergine e, pur venerandola quale regina gloriosa in cielo, sono tuttavia sicuri che essa, piena di misericordia, intercede in loro favore e quindi implorano con fiducia il suo patrocinio. I più poveri la sentono particolarmente vicina. Sanno che essa fu povera come loro, che soffrì molto, che fu paziente e mite. Celebrano con gioia le sue feste, partecipano volentieri alle processioni, si recano in pellegrinaggio ai santuari, amano cantare in suo onore, le offrono doni votivi. Non tollerano che qualcuno la offenda e istintivamente diffidano di chi non la onora».
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CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI, Direttorio per la Pietà Popolare, 183.

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 La Madonna del Pilerio è la Patrona della Città e dell’Arcidiocesi di Cosenza – Bisignano, raffigurata in un’ Icona datata al Sec.XII, custodita nella Chiesa Cattedrale. Il titolo mariano con cui è invocata ricorda i termini “colonna”, “pilastro”, ma anche “guardiana”, “custode”. L’Icona rappresenta la Vergine con il capo coperto da un velo e che allatta il Bambino. La ricca simbologia teologica degli elementi raffigurati (il manto che scende dalla testa della Vergine, le tre stelle, i medaglioni dorati) così come la varietà dei colori utilizzati, descrivono, con grande ricchezza espressiva, il Mistero della Beata Vergine Maria, Madre di Dio e della Chiesa.

            Sull’altare della Cappella del Pilerio, posta sotto l’Icona originale, si legge  un’epigrafe  latina che tradotta significa: «Questa immagine che noi veneriamo ci ha salvati dalla peste, la macchia apparsa sul volto ne mostra il miracolo».

            Il culto alla Madonna del Pilerio, infatti, risale, secondo la tradizione, all’anno 1576, quando una devastante epidemia di peste devastò la città di Cosenza,mietendo numerose vittime. La popolazione, ormai allo stremo, visti gli infruttuosi tentativi umani di arginare l’epidemia, si rivolse all’intercessione materna di Maria. Si narra che un devoto, orante dinanzi all’antica Icona della Vergine Maria posta all’interno del Duomo cittadino, si accorse che sul viso della Madonna si era formato un bubbone tipico della peste. Una grande folla accorse allora ad ammirare con i propri occhi il prodigioso evento che consacrò la devozione dei cosentini alla Beata Vergine Maria. Dopo i terremoti del 1783 e poi del 1854 che hanno sconvolto la Calabria, ancora una volta la città di Cosenza ha sperimentato la protezione della Madonna del Pilerio che la elesse sua speciale Patrona, fissando come giorno della Festa  non soltanto l’ 8 settembre, data stabilita nel 1798, ma anche il 12 febbraio di ogni anno, nella festa detta «del patrocinio», per ricordare l’intervento della Vergine durante il rovinoso terremoto che colpì la Calabria proprio in quel giorno nel 1854.

            Anche nel Secolo scorso la devozione della città e della Diocesi di Cosenza verso la Madre del Pilerio è cresciuta verso una maturità ecclesiale sempre più consapevole, alimentata dalla saggezza pastorale dei Vescovi, fin quando, il 6 ottobre 1984 avvenne la storica visita alla Madonna del Pilerio ed alla Cattedrale da parte del Sommo Pontefice S. Giovanni Paolo II

             Il 9 ottobre 1984 l’allora Arcivescovo, Mons. Dino Trabalzini, in chiusura dei festeggiamenti per l’anno Mariano, con una solenne celebrazione eucaristica in Piazza Prefettura, alla presenza di Presbiteri, Religiosi, Autorità civili e Fedeli, proclamò la Madonna del Pilerio Patrona Principale dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano  come segno di unità e di comunione per la nuova conformazione ecclesiale che si era venuta a creare con la fusione delle due ex diocesi, e ne confermò il titolo di “Patrona della Città di Cosenza”; nello stesso giorno fu stabilita anche l’erezione canonica di alcuni santuari mariani diocesani, tra cui quello della Cattedrale di Cosenza. Il 6 marzo 1989 Papa Giovanni Paolo II ha ufficialmente riconosciuto la Vergine del Pilerio Patrona della Diocesi.



 A trent’anni di distanza, con animo grato per il cammino percorso con tutte le sue luci e le sue ombre, si è pensato, guardando all’icona della Pentecoste quale modello della Chiesa di ogni tempo, di fare memoria di quell’ evento rinnovando l’atto di consacrazione della Diocesi alla sua Celeste Patrona. Il 9 Ottobre 2018 l’Arcivescovo, Mons. Francesco Nolè, ha presieduto una Solenne Celebrazione Eucaristica nella chiesa Cattedrale, con la partecipazione delle autorità civili e militari, dei sacerdoti, dei diaconi, dei religiosi e consacrati, dei seminaristi, del popolo santo di Dio, in un clima orante davanti all’ Icona originale della Vergine del Pilerio, solennemente intronizzata ai piedi del presbiterio.

Discesa dell’ Icona originale della Madonna del Pilerio per la venerazione dei fedeli, il 9 Ottobre 2018 nella Cattedrale di Cosenza.


PREGHIERA ALLA MADONNA DEL PILERIO



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