Madonna del Pilerio

 

 

 

La Madonna del Pilerio è la Patrona della Città e dell’Arcidiocesi di Cosenza – Bisignano, raffigurata in un’Icona datata al Sec.XII, custodita nella Chiesa Cattedrale. Il titolo mariano con cui è invocata ricorda i termini “colonna”, “pilastro”, ma anche “guardiana”, “custode”. L’Icona rappresenta la Vergine con il capo coperto da un velo e che allatta il Bambino. La ricca simbologia teologica degli elementi raffigurati (il manto che scende dalla testa della Vergine, le tre stelle, i medaglioni dorati) così come la varietà dei colori utilizzati, descrivono, con grande ricchezza espressiva, il Mistero della Beata Vergine Maria, Madre di Dio e della Chiesa.

Sull’altare della Cappella del Pilerio, posta sotto l’Icona originale, si legge un’epigrafe  latina che tradotta significa: «Questa immagine che noi veneriamo ci ha salvati dalla peste, la macchia apparsa sul volto ne mostra il miracolo».

Scheda descrittiva dell’Icona Scheda Madonna del Plierio_icona

Il culto alla Madonna del Pilerio, infatti, risale, secondo la tradizione, all’anno 1576, quando una devastante epidemia di peste devastò la città di Cosenza, mietendo numerose vittime. La popolazione, ormai allo stremo, visti gli infruttuosi tentativi umani di arginare l’epidemia, si rivolse all’intercessione materna di Maria.

Era l’anno 1576 e la peste mieteva numerose vittime in diverse regioni italiane. Anche la Calabria e particolarmente Cosenza furono colpite. Un devoto, passando davanti all’icona della Madonna del Pilerio, si fermò in preghiera e chiese alla Vergine di intercedere per debellare il terribile morbo. Nell’atto di baciarla si accorse che sul viso era apparsa prodigiosamente una macchia simile al bubbone della peste. Il fenomeno, ancora oggi visibile, fu considerato un prodigio e interpretato come segno della Madre che si prende su di se le sofferenze dei figli. La peste dal quel momento non fece più vittime e regredì. La notizia dell’evento si diffuse in tutta l’Arcidiocesi e da allora cominciarono i pellegrinaggi e crebbe la devozione per la Vergine che aveva liberato la Città e preso su di sè il terribile morbo. Una grande folla accorse allora ad ammirare con i propri occhi il prodigioso evento che consacrò la devozione dei cosentini alla Beata Vergine Maria.

Il titolo particolare del Pilerio richiama il pilastro sulla quale fu posta da monsignor Costanzo, ma anche la sua particolare funzione ecclesiale di colonna per la Chiesa, di sentinella vigile della Città ed una certa influenza delle tradizioni spagnole. Per la crescente devozione cosentina fu collocata poi sull’altare maggiore e nel 1607 fu realizzata l’attuale cappella nella stessa Cattedrale ed eretta Santuario dall’Arcivescovo Dino Trabalzini il 10 marzo 1981. A Lei fu attribuita una speciale protezione nel corso di eventi particolari e grandi terremoti e fu proclamata patrona di Cosenza e il 10 ottobre del 1988 patrona principale dell’intera Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano. Dopo i terremoti del 1783 e poi del 1854 che hanno sconvolto la Calabria, ancora una volta la città di Cosenza ha sperimentato la protezione della Madonna del Pilerio che la elesse sua speciale Patrona, fissando come giorno della Festa  non soltanto l’ 8 settembre, data stabilita nel 1798, ma anche il 12 febbraio di ogni anno, nella festa detta «del patrocinio», per ricordare l’intervento della Vergine durante il rovinoso terremoto che colpì la Calabria proprio in quel giorno nel 1854 ed il Patronato sulla Città e l’intera Arcidiocesi.  L’8 settembre di ogni anno si celebra invece in Cattedrale la festa liturgica della Madonna del Pilerio in Cattedrale per la Città di Cosenza.

Anche nel Secolo scorso la devozione della città e della Diocesi di Cosenza verso la Madre del Pilerio è cresciuta verso una maturità ecclesiale sempre più consapevole, alimentata dalla saggezza pastorale dei Vescovi, fin quando, il 6 ottobre 1984 avvenne la storica visita alla Madonna del Pilerio ed alla Cattedrale da parte del Sommo Pontefice S. Giovanni Paolo II.

 

 Il 9 ottobre 1984 l’allora Arcivescovo, Mons. Dino Trabalzini, in chiusura dei festeggiamenti per l’anno Mariano, con una solenne celebrazione eucaristica in Piazza Prefettura, alla presenza di presbiteri, religiosi, autorità civili e fedeli, proclamò la Madonna del Pilerio Patrona Principale dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano  come segno di unità e di comunione per la nuova conformazione ecclesiale che si era venuta a creare con la fusione delle due ex diocesi, e ne confermò il titolo di “Patrona della Città di Cosenza”; nello stesso giorno fu stabilita anche l’erezione canonica di alcuni santuari mariani diocesani, tra cui quello della Cattedrale di Cosenza. Il 6 marzo 1989 Papa Giovanni Paolo II ha ufficialmente riconosciuto la Vergine del Pilerio Patrona della Diocesi.

A trent’anni di distanza, con animo grato per il cammino percorso con tutte le sue luci e le sue ombre, si è pensato, guardando all’icona della Pentecoste quale modello della Chiesa di ogni tempo, di fare memoria di quell’ evento rinnovando l’atto di consacrazione della Diocesi alla sua Celeste Patrona. Il 9 Ottobre 2018 l’Arcivescovo, Mons. Francesco Nolè, ha presieduto una Solenne Celebrazione Eucaristica nella chiesa Cattedrale, con la partecipazione delle autorità civili e militari, dei sacerdoti, dei diaconi, dei religiosi e consacrati, dei seminaristi, del popolo santo di Dio, in un clima orante davanti all’ Icona originale della Vergine del Pilerio, solennemente intronizzata ai piedi del presbiterio.

Scheda descrittiva dell’Icona Scheda Madonna del Plierio_icona

           

           

 

 

condividi su