Santi e Beati

Santi e Beati della Chiesa di Cosenza-Bisignano

SAN FRANCESCO DI PAOLA – Eremita e fondatore (1416-1507)

 

Francesco (Paola, Cosenza, 27 marzo 1416 – Plessis-lès-Tours, Francia, 2 aprile 1507) si dedicò alla vita eremitica cercando, nella preghiera e nella penitenza, l’intima unione con il Cristo crocifisso. Fondò l’Ordine dei Minimi, il Terz’Ordine secolare e le Monache di clausura. Già anziano, in ubbidienza al papa si trasferì presso la corte di Francia, dove fu anche ascoltato consigliere politico. La sua tomba diventò meta di pellegrinaggi, finché nel 1562 fu profanata dagli Ugonotti che bruciarono il corpo; rimasero solo le ceneri e alcune ossa che oggi sono custodite nella Basilica di Paola. Fu beatificato nel 1513 da Leone X e da lui fu anche Canonizzato il 1° maggio del 1519. Pio XII lo dichiarò patrono della gente di mare della nazione italiana. Giovanni XXIII lo proclamò patrono della Calabria. Ebbe grande fame di taumaturgo e di uomo dalla fede rocciosa che illuminò la sua vita e la scelta della quaresima perpetua. Diceva sempre: a chi ama Dio tutto è possibile.

Quando la festa o la memoria liturgica non si può celebrare il 2 aprile si trasferisce al 4 maggio.


SANT’UMILE DA BISIGNANO –  Religioso dell’Ordine dei frati Minori (1582-1637)

Nato il 26 agosto 1582 a Bisignano (CS) al battesimo ricevette il nome di Luca Antonio. Si fece ammirare fin da fanciullo per la straordinaria pietà eucaristica e marina; meditava la passione del Signore anche durante il lavoro dei campi. Membro della Confraternita dell’Immacolata Concezione a ventisette anni entrò nel noviziato di Mesoraca dei Frati Minori e superate per intercessione della Vergine, non poche difficoltà, emise la professione religiosa il 4 settembre 1610. Svolse con semplicità le mansioni dei religiosi non sacerdoti, quali la questua, il servizio alla mensa della comunità, la cura dell’orto ed ogni altro lavoro manuale richiesto dai superiori. Ebbe fin da giovane il dono di continue estasi, il discernimento dei cuori, la profezia e soprattutto della scienza infusa, sono testimoniati anche alcuni miracoli avventi durante la sua vita. Venne ricercato per consigli di spirituale perfezione da Gregorio XV e Urbano VIII offrendogli un posto a Roma. Umile preferì tornare nel suo convento dove il Signore aveva preparato per lui un doloroso calvario; gli ultimi tempi della sua vita furono segnati da grandi sofferenze. Morì a Bisignano il 26 novembre del 1637. Fu beatificato da Leone XIII il 29 gennaio 1882 e canonizzato da Giovanni Paolo II il 19 maggio 2002.

Memoria Liturgica: 26 novembre


SAN NICOLA SAGGIO DA LONGOBARDI –  Religioso dell’Ordine dei Minimi (1650-1709)

Nacque a Longobardi (CS), il 6 Gennaio 1650. A 20 anni fu ammesso nell’Ordine dei Minimi ed un anno dopo ne professò l’austera Regola. Ben presto divenne modello di perfezione, e negli uffici più umili di cuoco, portinaio, sagrestano e questuante, rifulse oltre che la sua semplicità, anche una grande pietà, per cui il Signore lo investì dei suoi carismi e spesse volte fu rapito in estasi. Ebbe il dono dei miracoli, delle profezie e dello scrutare i cuori, ricevendo profonde rivelazioni sul mistero della SS.ma Trinità. La sua dimora nei conventi di Longobardi, Paola, Montalto e S. Marco, fu missione pacifica e benefica. Per circa due anni visse a Cosenza e vi operò prodigi strepitosi. A Roma poi, divenne il confidente dei Pontefici, e fu ammirato da Cardinali, Prelati, Principi e da persone di ogni condizione sociale. Morì santamente la notte del 3 febbraio 1709 nel Convento di S. Francesco di Paola ai Monti, in Roma. Le sue ultime parole furono: Paradiso, Paradiso! Pio VI lo dichiarò Beato il 17 settembre 1786. È stato canonizzato il 23 novembre 2014 da Papa Francesco.

Memoria Liturgica: 3 Febbraio


SANT’ANGELO D’ACRI –  Religioso dell’Ordine dei cappuccini e sacerdote (1669-1739)

Lucantonio Falcone, nacque ad Acri (Cosenza) il 19 ottobre 1669. A 18 anni decise di farsi cappuccino, ma oppresso da dubbi, incertezze, suggestioni, due volte lasciò il noviziato; la terza volta resistette e ordinato sacerdote si diede alla predicazione, ottenendo grandi frutti nelle anime. La sua vita preghiera, la sua austerità costituivano la più bella conferma di quanto inculcava fervorosamente ai fedeli. Tutta la Calabria fu investita da un’onda di vivida luce e di santo fervore. Fu anche superiore Provinciale e per il suo modo di governo fu chiamato «l’angelo della pace». Dopo 38 anni di apostolato morì il 30 ottobre 1739 ad Acri dove il suo corpo è custodito e venerato. Papa Leone XII lo beatificò il 18 dicembre 1825. È stato canonizzato da papa Francesco il 15 ottobre 2017.

Memoria Liturgica: 30 Ottobre

________________________________________________________________________________________________ 

SANT’GOLINO DA CERISANO E COMPAGNI MARTIRI  –  Religiosi francescani e martiri (… – 1227)

Nel 1227 i sette Frati Minori, Daniele, Angelo da Castrovillari, Samuele da Castrovillari, Donnolo di Montalcino, Leone da Corigliano, Nicola di Sassoferrato e Ugolino da Cerisano furono inviati da Frate Elia, alla guida dell’Ordine, fra le popolazioni maomettane di Ceuta, in Marocco. Erano tutti sacerdoti, eccetto Donnolo. Dopo una permanenza in Spagna, i sette si trasferirono, suddivisi in due distinti gruppi, a Ceuta, in un luogo in cui le autorità avevano proibito ogni forma di propaganda cristiana. Essi, tuttavia, svolsero attività di evangelizzazione presso i numerosi mercanti delle repubbliche marine di Pisa e Genova e fra quelli provenienti da Marsiglia. Nell’autunno 1227 decisero di iniziare la predicazione alla popolazione islamica e dopo essere stati arresti si rifiutarono di abiurare la loro fede; il 10 ottobre furono uccisi per decapitazione alla periferia di Ceuta. Papa Leone X li canonizzò il 22 gennaio 1516.

Memoria Liturgica: 10 Ottobre

________________________________________________________________________________________________

SANTE URBICINA E SECONDINA  –  Vergini e martiri (III secolo)

 

 

Martiri della Chiesa romana (fine III secolo) furono uccise perché si rifiutarono di sacrificare all’Imperatore e agli idoli di Roma e vollero custodire la virtù della purezza. Sepolte lungo la via Salaria nel cimitero di Priscilla nel 1610 i loro corpi furono inviati, insieme al sepolcro marmoreo con relativa iscrizione, all’Arcivescovo di Cosenza monsignor Giovan Battista Costanzo dal generale dei gesuiti padre Claudio Acquaviva. I loro corpi furono collocati sotto l’altare maggiore e monsignor Sorgente le fece traslare sotto il nuovo l’altare maggiore nel 1898. Nel corso dei lavori di adeguamento dell’altare della Cattedrale le tre cassette con le reliquie furono collocate sotto la nuova mensa-altare, dove sono tuttora per disposizione dell’Arcivescovo monsignor Dino Trabalzini.

Memoria Liturgica: 15 gennaio

________________________________________________________________________________________________

San PROCLO da Bisignano –  Monaco (…- 975)

Le più antiche notizie Proclo da Bisignano provengono dal Bios di S. Nilo del secolo XII, dove si legge: “il beatissimo e santissimo Proclo, personaggio fornito di un’istruzione enciclopedica, il quale aveva fatto della sua mente un’arca di opere tanto profane che sacre. Prima di rendersi monaco, essendo ancora giovane, nel suo paese teneva questo metodo di vita: rimaneva digiuno ogni giorno fino alla ora del vespero, attenendo alla lettura e astenendosi da vivande cotte al fuoco o da bevande gustose; dal vespero in poi sino a mattino visitava tutte le chiese del paese recitando l’intero salterio e facendo alla porta di ciascuna chiesa tante prostazioni, che s’era prescritte e che Dio solo conosce. Entrato nella vita monastica, e rivestito dal nostro Santo Padre Nilo dell’abito della vita virtuosa, si assoggettò a tanta astinenza ed a tale rigida ascetica, da mortificare effettivamente le sue membra terrene ed incontrare molestissime malattie sino all’ultimo respiro della sua vita”.  La morte del santo si fa risalire all’anno 975.

Memoria Liturgica: 15 gennaio

________________________________________________________________________________________________

SANT’ILARIONE E I SETTE EREMITI COSENTINI –  Monaci (x secolo)

Si tratta di un gruppo non precisato di monaci italo-greci che avviarono la loro esperienza eremitica nei Casali cosentini stabilendosi insieme a San Martino di Canale (o di Giove) nei pressi di Pietrafitta; alcune fonti parlano di un gruppo di trenta eremiti. Sette di loro intorno al 980, per sfuggire alle incursioni saracene, si trasferirono in Abbruzzo, nella valle dell’Aventino tra Casoli e Civitella, in luogo detto Prata, dove furono accolti dal conte di Chieti. Guidati da Ilarione si stabilirono in caverne ed anfratti godendo la stima e la venerazione delle popolazioni locali. Con Sant’Ilarione di Prata sono venerati: San Nicola Greco, patrono di Guardiagrele; Sant’Orante, patrono di Ortucchio; San Falco, protettore di Palena; San Rinaldo, patrono di Fallascoso; San Franco, protettore di Francavilla al mare; San Giovanni Stabile visse a Rosello e una contrada del Comune è detta San Giovanni in Verde; con loro in alcuni elenchi appare anche Santo Stefano del Lupo, protettore di Carovilli, in provincia di Isernia. Il loro culto è stato approvato dalla Congregazione dei Riti il 2 luglio 1893 sotto il pontificato di Leone XIII.

Memoria Liturgica: 9 maggio

 


BEATO FRANCESCO MARIA GRECO –  Presbitero diocesano e Fondatore delle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori (1857-1931)

Nacque ad Acri il 25 luglio 1857. Compiuti gli studi teologici a Napoli fu ordinato sacerdote nel 1881. Alla luce dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, per i quali nutriva speciale devozione, svolse un intensa e fruttuosa attività pastorale, come parroco e arciprete nella sua città natale, dal 1887 alla morte. Con la collaborazione della Serva di Dio suor Maria Teresa De Vincenti (1872-1936) nel 1894 fondò la Congregazione delle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori. Al nuovo Istituto diede la missione di cooperare alla crescita del Regno di Dio mediante l’evangelizzazione, specialmente in forma di catechesi, e la promozione umana come servizio di carità ai più bisognosi. Morì ad Acri il 13 gennaio 1931. Fu beatificato a Cosenza il 21 maggio 2016.

Memoria Liturgica: 13 gennaio


BEATA ELENA AIELLO –  Vergine e Fondatrice delle Suore Minime della Passione di N.S.G.C.

Nacque a Montalto Uffugo (Cosenza) il 10 aprile 1895. Rimasta orfana di madre, durante una malattia fece voto di consacrarsi a Dio. Entrata nella Congregazione delle Suore della Carità del Preziosissimo Sangue di Nocera dei Pagani, dovette allontanarsene a causa di una grave malattia. Tornata a casa, dopo una guarigione miracolosa, cominciò a vivere alcuni fenomeni mistici portando sulla carne i segni della Passione di Cristo, che la spinsero ad iniziare un’opera a servizio degli ultimi e delle bimbe abbandonate. Ispirata da San Francesco di Paola e da Santa Teresa di Gesù Bambino fondò a Cosenza la Congregazione delle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. La sua spiritualità si manifestò soprattutto nell’amore per gli ultimi e i poveri, insegnando con semplicità alle sue figlie un particolare amore per la Chiesa e per il Santo Padre. Fu un’anima eminentemente eucaristica (Benedetto XVI). Morì a Roma il 19 giugno 1961. È stata beatificata a Cosenza il 14 settembre 2011.

Memoria Liturgica: 19 giugno

________________________________________________________________________________________________ 

VENERABILI DELLA DICOESI DI COSENZA-BISIGNANO

Ven.le Elisa MICELI, Vergine e fondatrice delle Suore Catechiste rurali del Sacro Cuore

Ven.le Gaetano MAURO, Sacerdote e fondatore dei Pii Catechisti Rurali (Ardorini)

Ven.le Bernardo Maria CLAUSI, religioso e sacerdote dell’Ordine dei Minimi

________________________________________________________________________________________________

Per altri profili di Santi e Beati venerati in questa Chiesa e figure di santa vita si può consultare:

 

condividi su