I progetti della Caritas diocesana a favore delle frange più deboli e disagiate della popolazione grazie alla firma dei contribuenti. Numerosi i progetti sugli edifici di culto

L’8xmille un legame tra Chiesa e territorio

La via degli ultimi, la via del Vangelo, la via della creatività: queste le tre vie affidate alla Caritas da papa Francesco in occasione del 50° anniversario dalla sua fondazione.
Obiettivi tradotti finora in risposte concrete sul territorio con alleanze educative coadiuvate su più fronti nell’impegno alla lotta della povertà educativa e della dispersione scolastica. Il tutto anche grazie all’8xmille della Chiesa Cattolica. Una firma che fa bene e diventa concretezza sul territorio.
La Caritas diocesana di Cosenza – Bisignano non si limita a fornire aiuto solo alle persone ma, da tempo, si sforza di individuare fenomeni sommersi come il gioco d’azzardo e la violenza domestica, attuando processi di accompagnamento alla persona: l’ascolto e il discernimento, i riferimenti che danno impulso a tutte le attività che vengono sviluppate nel contrasto alle problematiche comuni riscontrare nel confronto sinergico attuato con la Fondazione “Roberta Lanzino”, la Fondazione Antiusura “Don Carlo De Cardona”, l’ufficio Famiglia diocesano e l’associazione MOCI nel progetto “Spazio Donna”. Al centro dell’azione progettuale, l’accompagnamento delle vittime verso la presa di coscienza, la cura e l’uscita dall’emergenza per una personale autonomia e normalità di vita.

In collaborazione con la Fondazione antiusura e la Fondazione Lanzino, la Caritas Diocesana promuove percorsi fomativi di potenziamento per gli operatori con l’obiettivo di specializzare quattro centri di ascolto parrocchiali per orientare le persone vittime di ludopatia e violenza domestica verso una rete territoriale rafforzata (cda, uffici pastorali, fondazione antiusura, Fondazione Lanzino, SERD,GAP e ASP, l’ITC, UNICAL DiSpeS, parrocchie, scuole, ACLI e centri incontro per anziani).

Ripartire dalle periferie, ricucire relazioni, la carità non ha età, impari…Amo la Carità. laboratorio di teatro sociale di comunità ‘ICare’ i frutti dell’accoglienza, Laboratorio sono solo alcuni dei progetti Caritas finanziati dall’8×1000, fondamentali per permetterle di svolgere la propria attività a sostegno delle persone in difficoltà.

Grazie a questi fondi, la Caritas può garantire non solo l’aiuto materiale ma anche il supporto e l’ascolto alle persone e alle loro storie, promuovendo l’inclusione sociale e la costruzione di comunità più solidali e accoglienti. Donare l’8×1000 alla Caritas significa contribuire a costruire un mondo migliore, dove ogni persona ha la possibilità di vivere in dignità e di realizzare il proprio potenziale. In maniera profetica, Caritas ha avviato attività di potenziamento all’interno degli oratori, centri di aggregazione per giovani sempre meno presenti all’interno delle parrocchie. Obiettivo precipuo è quello di sensibilizzare agli alti valori puntando al potenziamento delle risorse della persona (empowerment) e allo sviluppo delle potenzialità dei singoli ma non solo; anche il contesto urbano è attenzionato dall’operato dall’organismo pastorale della Cei.

Un’attenzione a tutto tondo quella della Caritas impegnata a favorire l’inserimento sociale e lavorativo dei detenuti messi in prova, come nel progetto dal titolo “Ripartiamo dalla nostra terra. L’Agricoltura sociale rieducativa, che ha come scopo quello di creare un punto di incontro tra la realtà carceraria e la società civile esterna.Fare rete significa quindi creare un legame duraturo tra le organizzazioni coinvolte, in modo da continuare a sviluppare azioni significative nelle vite delle persone.

Puntare all’empowerment delle persone, allo sviluppo delle loro potenzialità e alla creazione di reti durature consentirà di realizzare i presupposti necessari che consentiranno di riscrivere un finale alternativo e diverso della propria storia.

 

condividi su