Messaggio dell’Arcivescovo per la Festa della Madonna del Pilerio

Il Comunicato dell’ Ufficio Stampa Diocesano per la Festa della Patrona della città di Cosenza e dell’Arcidiocesi

Il 12 febbraio sarà celebrata la Festa della Madonna del Pilerio che come ogni anno vede la cattedrale diventare il cuore della vita e della preghiera diocesana. Quest’anno a causa della pandemia non si terrà la processione ma, come da programma si terranno diverse celebrazioni per agevolare la preghiera e la devozione dei fedeli. Le sante messe del 12 febbraio saranno celebrate alle 7, alle 8.30, alle 10.00, alle 11.30 (presieduta dal Vescovo per l’offerta del cero votivo con le autorità cittadine, trasmessa anche in diretta tv su A57 – canale 74), e nel pomeriggio alle 15, alle 16.30, alle 18 e alle 20.

Ai piedi della Vergine del Pilerio si è ritrovata l’intera chiesa diocesana, guidata dal suo Pastore, l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Francesco Nolè, nei momenti più difficili di questo anno. Il desiderio di liberazione dalla Pandemia ci ha visti per diversi mesi ripeterle la preghiera composta dal nostro Arcivescovo, vivere momenti di intensa invocazioni fra i quali il Rosario per l’Italia trasmesso da Tv2000 proprio dalla Cappella della Vergine ed altri intensi momenti di preghiera.

L’effige della Madonna, ha annunciato l’Arcivescovo, nella vigilia della festa del Pilerio ed in occasione della giornata mondiale dei Malati l’11 febbraio farà visita in maniera riservata e senza fedeli (per evitare assembramenti) all’Ospedale dell’Annunziata e all’Ospedale da campo.

Si allega il Messaggio dell’Arcivescovo monsignor Francesco Nolè in uscita anche sul Settimanale diocesano Parola di Vita.

Don Enzo Gabrieli

Direttore dell’Ufficio Stampa


MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO

PER LA FESTA DELLA MADONNA DEL PILERIO 2021

Carissimi fratelli e sorelle della Diocesi di Cosenza-Bisignano,

quest’anno la Festa della Madonna del Pilerio la celebreremo con fervore più vivo e fiduciosa speranza: la pandemia che stiamo vivendo da ormai quasi un anno, infatti, ci fa tornare con la mente alle origini della devozione verso la Protettrice della nostra città. La terribile pestilenza del 1576 , il terremoto del 12 febbraio 1854, così come tanti altri eventi funesti per il popolo cosentino hanno fatto scoprire la sua presenza di Madre sollecita verso i bisogni dei figli.

L’Icona originale della Madonna, esposta quest’anno straordinariamente nella nostra Cattedrale, come in tanti altri momenti eccezionali della vita della città, ci mostra un volto tenero ed amorevole, con il segno di una sofferenza che Ella, come tutte le nostre sante mamme, non si risparmia di assumere per avere più compassione per la sofferenza dei figli.

Lo sguardo materno che contempliamo, ammirandola, ci rassicura che la Vergine del Pilerio, già invocata nelle nostre case in comunione di preghiera durante la prima ondata della pandemia, soffre con noi, conforta i nostri ammalati e gli anziani, assiste chi se ne prende cura, ridona la speranza perduta alle famiglie, suscita l’entusiasmo e l’amore per la vita ai giovani, benedice le nostre comunità parrocchiali, continua a ricordarci l’attenzione alla responsabilità per la nostra vita e per quella dei nostri fratelli.

Quest’anno Maria non percorrerà le nostre strade in processione: farà visita a due luoghi di sofferenza cittadini, l’ospedale civile e quello militare e, forse, più avanti altri luoghi – simbolo della città, ma continuerà a parlare al cuore di tutti i suoi figli, come solo una madre amorevole sa fare, ripetendoci quanto già disse a Cana: «fate quello che Egli vi dirà!».

In questo 12 febbraio così particolare vogliamo perciò accogliere il suo invito, e permettere al suo Figlio Gesù di parlare alla nostra vita: forse così riscopriremo la via per ritrovare noi stessi e la nostra felicità: l’obbedienza alla Parola di Dio.

Vi saluto e vi benedico tutti, invocando su di voi l’aiuto e la protezione di Maria, nostra Madre, davanti al Quadro Divino, come lo chiamavano i nostri Antenati.

Arcivescovo di Cosenza-Bisignano


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