Lettera ai Sacerdoti per gli esercizi spirituali 2020

L’Arcivescovo propone al presbiterio una nuova modalità per vivere, anche nel periodo di pandemia, un “tempo dello Spirito”, da casa, individulmente e con qualche incontro online su piattaforma.

Carissimi Fratelli Presbiteri,

il Signore vi dia pace!

            Ormai sono diversi mesi che non possiamo incontrarci in Assemblea a causa del covid-19 che ha paralizzato le nostre attività formative tradizionali insieme a quelle pastorali, anche se non riuscirà a spegnere in noi il desiderio di crescere nella fede e la fantasia di cercare nuove strade da percorrere, per la diffusione del Vangelo.

            Ci si prospetta, perciò, come già vi annunciavo in una lettera dello scorso mese di luglio sulla programmazione del nuovo anno pastorale, una possibilità che spero ardentemente divenga consolante realtà: vivere insieme gli Esercizi Spirituali anche quest’anno, ma con una modalità diversa: utilizzare gli stessi giorni, più o meno gli stessi orari e uno stesso testo, rimanendo in casa o in canonica, da soli o con chi condivide l’esperienza della fraternità sacerdotale.

Questa modalità, approvata dal Consiglio Episcopale, dal Consiglio Presbiterale e dai Responsabili della formazione permanente del Clero, vuole essere un modo responsabile e nuovo di pensare alla nostra crescita spirituale, ma anche un richiamo serio alla maturità personale di ciascuno.

Il corso di esercizi inizierà la mattina del 9 novembre e terminerà al pomeriggio del 13.

Si userà come sussidio  comune il libro “La porta aperta – Gli Atti degli Apostoli al tempo della Evangelii Gaudium”, del biblista don Enzo Appella, già noto per aver tenuto un corso di esercizi al nostro clero nell’anno della misericordia. Sta già avvenendo, come sapete, la distribuzione del testo, offerto dalla Diocesi, a ciascun Sacerdote o Parroco Religioso o alla fraternità sacerdotale cui si appartiene.

Esorto vivamente chi non l’abbia ancora ricevuto a rivolgersi al proprio Vicario Foraneo o alla Segreteria del Vescovo per concordare al più presto una modalità di distribuzione più comoda ed efficiente.

La riflessione contenuta nel libro, un’introduzione e sei meditazioni, è  frutto di una predicazione per un corso di esercizi spirituali ai sacerdoti.  Questa ci aiuterà, alla luce dello Spirito, a scorgere nei primi otto capitoli del libro degli Atti degli Apostoli nuove prospettive e possibilità di evangelizzazione in questo tempo particolarmente difficile, guardando a come anche i primi testimoni della Risurrezione di Cristo sono passati dallo stare chiusi “per paura dei Giudei” alla diffusione del Vangelo fino ai confini della terra.

Anche noi passeremo dalle restrizioni a causa della pandemia alla necessità di pensare ed attuare nuove forme di annuncio e catechesi. Questo tempo di preghiera ci aiuti a predisporre il cuore e lo spirito a diventare “vino nuovo in otri nuovi”.

In risposta ad alcune perplessità che suggerivano di non lasciare ai singoli sacerdoti la gestione totale degli Esercizi, ho risposto, convinto, che se il Signore e la Chiesa ci hanno ‘investiti’ e consacrati per una missione molto più grande, come quella di celebrare l’ Eucaristia e perdonare i peccati, perché non dovremmo avere fiducia in noi stessi e nella nostra fedeltà agli impegni assunti, tra cui gli esercizi spirituali annuali?

            Non mi sento di dire altro circa la forte necessità di prenderci questa pausa spirituale per nutrirci della Parola di Dio, cibo che porta vita e ci rafforza nella nostra fedeltà a Lui e al ministero che ci ha affidato.

Ed ora vorrei affidarvi alcune indicazioni pratiche:

  • Tutti i Presbiteri che vivono o hanno impegni pastorali in Diocesi  (anche coloro che li hanno già fatti o prevedono di farli in seguito), sono invitati a vivere questa occasione con gioia, come un dono di comunione presbiterale. Vogliamo sentirci un “cuor solo e un’anima sola” pregando, meditando, contemplando e progettando la pastorale futura alla luce della Parola e del Magistero della Chiesa.
  • Vivere la comunione presbiterale sarà il grande regalo che potremo farci l’un l’altro, proprio quando tutto intorno a noi sembra negativo e difficile; noi siamo uomini di fede e di speranza, e abbiamo il dovere di vivere queste virtù consolidandole nella carità: questa è la vita teologale, che ci rende sempre più simili a Dio!
  • A questo corso singolare di esercizi spirituali si uniranno, secondo le loro possibilità, anche i sacerdoti anziani, sofferenti, soli, in difficoltà, piegati dalle prove della vita, ma ricchi di maturità spirituale: sarà il segno di una vera comunione con tutto il presbiterio.
  • Dove i sacerdoti abitano insieme, sarebbe opportuno vivere gli esercizi spirituali comunitariamente, per un arricchimento reciproco.
  • Suggerisco di organizzare le giornate di ritiro con uno schema fisso, come avviene solitamente in un corso di esercizi, collocando i momenti di preghiera e meditazione secondo gli orari più convenienti e favorendo, per quanto possibile, la concelebrazione o la partecipazione del popolo alle celebrazioni:

Mattino: Lodi mattutine – I Meditazione

Pomeriggio: Ora Media – II Meditazione

Sera: Celebrazione Eucaristica – Adorazione / Vespri

  • Vi raccomando di mantenere il silenzio e il raccoglimento, sia interiore che all’esterno, evitando di utilizzare, per quanto è possibile, i mezzi di comunicazione, e dedicando più tempo alla preghiera e alla meditazione personale piuttosto che alle attività ordinarie.
  • Siamo tutti consapevoli che il Maligno ‘tenta’ chi fa il bene, soprattutto dove si è più vulnerabili! Ma noi siamo abbastanza avveduti per capire che certe occasioni vanno “fuggite” per non cadere nella tentazione, anzi… superarle ci aiuterà ad essere più forti!
  • Chiedo di avvisare i vostri fedeli che nei suddetti giorni i Sacerdoti della Parrocchia vivono gli esercizi spirituali; farà bene anche a loro sapere questa notizia e partecipare al vostro impegno spirituale con la preghiera e il rispetto del silenzio!
  • I Sacerdoti impegnati negli Uffici diocesani sono dispensati, nel corso della settimana, dalla presenza fisica in Curia, così come da impegni non necessari né urgenti. Chi tra voi insegna, studia o svolge il compito di cappellano di ospedali, carceri, cimiteri, case di cura ecc… potrà gestire il tempo della settimana in sapiente armonia con gli impegni previsti.
  • Si sta pensando di darci appuntamento in videoconferenza, mediante piattaforma online, con don Enzo Appella, autore del volume proposto, che lunedì 9 ci introdurrà alla meditazione con un incontro, tutti insieme, alle ore 10.00. In questi giorni, se il progetto riuscirà, saranno fornite delle indicazioni utili per accedere al programma telematico, o comunque sarà inviata una relazione introduttiva per predisporci a vivere questo tempo di grazia.

Cari confratelli, vi affido questo tempo di preghiera e di meditazione: trasformatelo in un dono per la vostra vita, il vostro ministero e per la nostra Chiesa diocesana.  Così progrediremo nel cammino verso la santità, sentendoci parte di “quella generazione che cerca il volto del Signore”, come la liturgia di oggi ci ricorda.

Preghiamo gli uni per gli altri, perché lo Spirito Santo abiti nei nostri cuori e ci accompagni a scoprire sempre di più il dono straordinario del nostro ministero in un tempo così difficile, nel quale solo i ‘forti’ e i ‘fedeli’ resistono e sopravvivono; e noi vogliamo essere tra questi!

Vi saluto e vi abbraccio di cuore.

Cosenza, 1 Novembre 2020                                                                                                      Solennità di Tutti i Santi

                                                                                                    

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