La gioia dei bambini di prima comunione all’incontro con il Vescovo

“Pregare è parlare con Gesù”, le parole di un bambino. La chiesa di San Carlo Borromeo, il 14 aprile scorso, è stata colorata dalla presenza di oltre 500 bambini che si stanno preparando alla prima comunione. Sono arrivati da tutte le foranie della diocesi accompagnati dai loro parroci e dai loro catechisti e animatori. Rinnovato l’appuntamento annuale dell’incontro dei bambini con il Vescovo. Monsignor Giovanni Checchinato ha partecipato al pomeriggio organizzato dall’Ufficio catechistico diocesano. Nell’anno della preghiera in preparazione al Giubileo 2025, l’invito ai piccoli a coltivare il dialogo con il Signore. La preghiera come strumento di comunione, mentre i bambini si preparano a ricevere Gesù nel sacramento dell’Eucaristia. L’incontro è stato incentrato sul Padre Nostro che, come ha sottolineato il direttore dell’ufficio diocesano don Davide Gristina, è approfondito non solo nelle sue parole, quanto anche con brevissime rappresentazioni, che hanno coinvolto i tantissimi presenti. L’equipe diocesana che si occupa di animare la pastorale catechistica ha voluto far riflettere i bambini sulla preghiera che lo stesso Gesù ha insegnato. Il messaggio del Vescovo. “Dio ci chiama per nome perché ci conosce così come siamo. Quando preghiamo ci troviamo dinanzi a qualcuno a cui possiamo dire tutto, la nostra amicizia, il nostro amore, il nostro grazie, anche la nostra rabbia e delusione, perché egli è amico e possiamo fidarci”. Così ha detto il vescovo Giovanni ai bambini che si stanno preparando alla prima comunione. “Non serve la preghiera dal sorriso di plastica, abbiamo bisogno di fare l’esperienza di preghiera anzitutto sentendoci chiamati per nome da Dio. Proprio come faceva Gesù. Il Signore ci dice: ti voglio bene così come sei perché ti conosco da sempre”.

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