La Caritas diocesana a Grado per il 44° Convegno nazionale

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La Caritas diocesana di Cosenza-Bisignano al 44° Convegno nazionale delle Caritas che sono in Italia. L’evento, dal tema assai attuale, dei “Confini, zone di contatto e non di separazione” si è svolto a Grado (GO) per quattro giorni con la partecipazione di 613 persone tra direttori e membri di équipe provenienti da 182 Caritas diocesane di tutta Italia. I partecipanti hanno riflettuto insieme sul tema dei “confini” alla luce delle “tre vie” consegnate loro da papa Francesco in occasione del 50° dell’istituzione di Caritas Italiana (1° luglio 1971): la via degli ultimi; la via del Vangelo; la via della creatività.

Il “confine” di questo 44° Convegno è stato pensato non come la linea che stabilisce un dentro e un fuori, ma come una porta, che permette di uscire e di entrare, che si può però anche chiudere e bloccare. Proprio il confine segna il punto di contatto tra centro e periferia: può essere o diventare luogo di incontro e di annuncio o elemento che crea distanza ed esclusione; dipende da come si usa la porta.

“Torniamo a casa con l’invito a custodire i confini per essere custoditi nello stile del lavoro, nel servizio che ha il fine di testimoniare un’appartenenza e ci dà la forza di fare scelte, metterci in gioco – afferma l’equipe cosentina che ha partecipato ai lavori -. Abbiamo bisogno di dire che abitiamo i confini, partendo da noi, coinvolgendo chi abbiamo intorno e ponendo segni di speranza”.

Infine, il direttore della Caritas nazionale, don Marco Pagniello ha annunciato i prossimi appuntamenti del Giubileo 2025, in particolare il “Giubileo del mondo del volontariato” dell’8-9 marzo 2025 e il “Giubileo dei Poveri” del 16 novembre 2025. Nell’anno giubilare non si terrà il Convegno nazionale, ma si organizzeranno convegni regionali nelle 16 Delegazioni regionali Caritas, a sottolineare l’importanza della dimensione locale. E poi alcune proposte concrete di azione a livello nazionale, come un microcredito sociale per il Giubileo, a favore di persone che hanno difficoltà ad accedere al credito ordinario; una rete di supporto, costituita da istituzioni, enti ecclesiali e sociali, per minori e donne che decidono di lasciare la famiglia di origine per sottrarsi ai condizionamenti e alle violenze dovute all’appartenenza ad organizzazioni criminali e azioni di informazione, sensibilizzazione, prevenzione e contrasto dell’azzardo.

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