Frontiere, un laboratorio per il linguaggio dei diritti dei migranti

Dall’11 al 14 aprile Cosenza sarà teatro della kermesse “Frontiere”, organizzato da Migrantes Calabria, Migrantes Cosenza – Bisignano, con il patrocinio dell’Unical e il sostegno della Fondazione Migrantes della Cei. Pino Fabiano, direttore Migrantes Calabria sostiene che questa iniziativa vuol dire “andare oltre. La frontiera è un luogo di incontro, differenza, mescolanza, convivialità. Ciò che sta al di là, che possiamo vedere solo con uno sguardo attento. Si interroga, ascolta, riflette. Mescola, assapora, propone strade nuove per abbattere muri e costruire ponti. Siamo molto preoccupati del nuovo Patto Immigrazione e Asilo, che l’UE tutta si appresta ad approvare entro questa primavera, che mira a inasprire il quadro legislativo sui flussi migratori e a rafforzare ancora di più le frontiere. Proprio quelle che, come Ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano e Migrantes della Calabria, siamo impegnati ad abbattere e contrastare ogni giorno. Abbiamo per questo pensato di favorire nuove occasioni di riflessione e confronto. Sono quattro giorni di discussioni, dibattiti, esperienze, parole, ritmi, suoni e sapori per scoprire che il Mediterraneo unisce e non divide”.  Indagando sul nuovo Patto migrazioni e asilo della Ue che, secondo gli organizzatori, “mira a inasprire il quadro legislativo sui flussi migratori e a rafforzare ancora di più le frontiere”, il Festival intende “favorire nuove occasioni di riflessione e confronto, per capire, insieme, come contrastare queste politiche pensate con una mera logica emergenziale e securitaria”. Tra i relatori mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza – Bisignano, e mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio.

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