Comunicazione dell’Ufficio Liturgico Diocesano per le celebrazioni di febbraio 2020

Liturgia

FESTA DELLA PRESENTAZIONE DEL SIGNORE

Benedizione delle candele

 Quest’anno per il rito della benedizione delle candele si deve adottare la seconda forma proposta dal Messale Romano evitando così la processione. Il rito si svolge nel seguente modo:

I fedeli prendono posto in chiesa, tenendo in mano le candele previamente distribuite. Il celebrante, rivestito dei sacri paramenti di colore bianco, si dirige con i ministri, verso un luogo adatto nella stessa chiesa che può essere anche la porta centrale della chiesa. Dopo che il celebrante è giunto al luogo prescelto per la benedizione delle candele, si accendono le candele, mentre si canta l’antifona Cristo è la luce per illuminare le genti o un altro canto adatto. Quindi il celebrante rivolto verso il popolo, dice: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo. Poi saluta il popolo dicendo: Il Signore sia con voi, o un saluto simile previsto dal Messale e proclama la monizione introduttoria.

Dopo la monizione benedice le candele proclamando, a mani allargate, l’orazione, e le asperge con l’acqua benedetta, senza dire nulla. Quindi, se si usa, infonde l’incenso nel turibolo per la processione verso l’altare. Infine riceve dal diacono o da un ministro la candela accesa da recare in processione. Dopo che il diacono, o in sua assenza il celebrante stesso, ha proclamato l’invito: Andiamo in pace incontro al Signore, inizia la processione del celebrante e dei ministri verso l’altare, mentre i fedeli rimangono fermi ai loro posti con le candele accese

 Si distribuiscano le candele prima dell’inizio della celebrazione ad ogni singolo fedele. Coloro che devono svolgere questo servizio provvedano ad igienizzarsi opportunamente le mani o siano dotati di guanti. Si eviti che le candele vengano toccate da molte mani. Al termine della celebrazione ognuno abbia cura di portare a casa la propria candela.

 Inoltre in questo giorno si celebra la XXV Giornata per la Vita Consacrata, poiché quest’anno non si svolgerà la celebrazione in Cattedrale con i religiosi, le religiose, l’Ordo Virginum e l’Ordo Viduarum, ogni parroco, ancora di più, sensibilizzi la propria comunità a comprendere il senso e il dono della Vita Consacrata. Nella Preghiera dei fedeli si aggiunga questa intenzione:

Per tutti i consacrati e le consacrate: il Signore che ispira e compie ogni santo proposito li sostenga nella loro particolare sequela di Cristo casto, povero e obbediente perché con piena fedeltà servano Lui e la comunità dei fratelli divenendo segno della Sua presenza. Preghiamo.


MEMORIA DI SAN BIAGIO Benedizione delle gola

 In tante nostre parrocchie è consuetudine benedire la gola dei fedeli al termine del messa in questo giorno. Quest’anno tale benedizione è consentita purché NON si tocchi la gola dei fedeli con le candele ma le si accosti soltanto alla gola o le si imponga sul capo senza mai toccare la persona.


MEMORIA DELLA B. V. MARIA DI LOURDES

Giornata Mondiale del Malato

 In questo tempo così fortemente segnato dalla malattia fisica e spirituale a causa della Pandemia si valorizzi questa particolare giornata per intensificare, nella preghiera comune, la vicinanza ai malati e al mondo sanitario in genere. Per la celebrazione eucaristica si può utilizzare il formulario di “Maria salute degli infermi” presente nelle Raccolta di Messe della Beata Vergine Maria, Alla fine della celebrazione si può anche recitare la preghiera per la Giornata Mondiale del Malato

PREGHIERA DEI FEDELI

Celebrante: Fratelli e sorelle carissimi, Uno solo è il nostro Maestro e Signore. Alla scuola della Croce e nella speranza della Risurrezione rivolgiamo al Padre la nostra preghiera.

Lettore: Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

– Per il nostro Papa Francesco, il nostro Vescovo Francesco e per il collegio episcopale. Come successori degli Apostoli, il loro servizio sia di grande testimonianza e indichi a tutti noi la vera via di chi segue Gesù, unico Maestro. Preghiamo.

– Per l’umanità tutta. La pandemia che sperimentiamo non sia solo sofferenza e dolore, ma sappiamo trasformarla in fraterna responsabilità e condivisione, nella riscoperta dell’essere fratelli tutti, e di un rinnovato annuncio della speranza cristiana che non delude. Preghiamo.

   – Per ogni persona malata. Imparando da Cristo, mite e umile di cuore, possa trovare nell’amore dei fratelli cura per la propria malattia, sollievo per le sofferenze, fraternità che apre alla speranza. Preghiamo.

– Per le famiglie. Possano essere, ogni giorno e verso tutti, scuola di vita umile, fiduciosa, serena nella speranza, improntata all’accoglienza di chi più soffre ed è povero o solo. Preghiamo.

– Per gli operatori sanitari. Nella loro dedizione quotidiana alla persona malata riescano sempre più ad arricchire la loro professionalità con la visione integrale dell’uomo che scaturisce dall’essere tutti figli di un unico Padre. Preghiamo.

– Per gli operatori pastorali della salute e per noi qui presenti. La Parola del Vangelo che ci spinge a servire nella carità guidi i nostri passi nelle azioni di ogni giorno e ci faccia guardare con fede e con speranza alla vita eterna. Preghiamo.

Celebrante: O Padre, per diventare grandi nell’amore ci hai indicato di farci servi per il bene del prossimo. Ascolta la nostra preghiera e guarda alle domande più profonde e sincere che portiamo nel nostro cuore. Per Cristo nostro Signore.

Tutti: Amen.

PREGHIERA PER LA XXIX GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

Padre santo, noi siamo tuoi figli e tutti fratelli.

Conosciamo il tuo amore per ciascuno di noi e per tutta l’umanità. Aiutaci a rimanere nella tua luce per crescere nell’amore vicendevole,

e a farci prossimi di chi soffre nel corpo e nello spirito.

Gesù figlio amato, vero uomo e vero Dio, Tu sei il nostro unico Maestro. Insegnaci a camminare nella speranza.

Donaci anche nella malattia di imparare da Te

ad accogliere le fragilità della vita.

Concedi pace alle nostre paure e conforto alle nostre sofferenze.

Spirito consolatore, i tuoi frutti sono pace, mitezza e benevolenza.

Dona sollievo all’umanità afflitta dalla pandemia e da ogni malattia. Cura con il Tuo amore le relazioni ferite, donaci il perdono reciproco, converti i nostri cuori affinché sappiamo prenderci cura gli uni degli altri. Maria, testimone della speranza presso la croce, prega per noi.

Amen.


 FESTA DELLA MADONNA DEL PILERIO Patrona dell’Arcidiocesi

 Quest’anno i consueti pellegrinaggi di Forania non si svolgeranno nel modo consueto. Nel giorno assegnato il Vicario Foraneo o un altro sacerdote della Forania accompagnato da un diacono che svolge servizio nella Forania e da un gruppo di fedeli in rappresentanza della Forania presiederà la celebrazione eucaristica in cattedrale. Nello stesso giorno nella parrocchie della Forania si terrà un momento di preghiera comunitaria (Rosario, adorazione eucaristica) per la Chiesa Diocesana.

 Giorno 12 febbraio si celebra in tutta la diocesi la Festa della Madonna del Pilerio. Il formulario rinnovato della Messa in onore della Madonna si trova all’interno della nuova raccolta dei formulari di Messe della nostra Diocesi che si può ritirare gratuitamente presso la segreteria generale della Curia.

Nelle parrocchie in cui si è svolta la peregrinatio della Madonna del Pilerio sarebbe opportuno esporre in questo giorno l’icona consegnata a ricordo della visita.


MERCOLEDÌ DELLE CENERI Imposizione delle Ceneri

 Come ricorda la nota della Congregazione del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del 12 Gennaio c.a., pronunciata la preghiera di benedizione delle ceneri e dopo averle asperse con l’acqua benedetta, senza nulla dire, il sacerdote, rivolto ai presenti, dice una volta sola per tutti la formula come nel Messale Romano: «Convertitevi e credete al Vangelo», oppure: «Ricordati, uomo, che polvere tu sei e in polvere ritornerai». Quindi il sacerdote igenizza accuratamente le mani e indossa la mascherina a protezione di naso e bocca, poi impone le ceneri a quanti si avvicinano a lui o, se opportuno, egli stesso si avvicina a quanti stanno in piedi al loro posto. Il sacerdote prende le ceneri e le lascia cadere sul capo di ciascuno, senza dire nulla e NON toccando il capo.

 È proibito consegnare le ceneri ai singoli fedeli da portare agli assenti.


PIO ESERCIZIO DELLA VIA CRUCIS

Secondo il Direttorio su Pietà popolare e Liturgia: «la via crucis fa parte di quei pii esercizi con cui i fedeli venerano la Passione del Signore. In essa i fedeli ripercorrono con partecipe affetto il tratto ultimo del cammino percorso da Gesù

   durante la sua vita terrena: dal Monte degli Ulivi, dove nel «podere chiamato Getsemani» (Mc 14, 32) il Signore fu «in preda all’angoscia» (Lc 22, 44), fino al Monte Calvario dove fu crocifisso tra due malfattori (cf. Lc 23, 33), al giardino dove fu deposto in un sepolcro nuovo, scavato nella roccia (cf. Gv 19, 40-42)….. Uno svolgimento sapiente della Via Crucis, in cui parola, silenzio, canto, incedere processionale e sostare riflessivo si alternino in modo equilibrato contribuisce al conseguimento dei frutti spirituali del pio esercizio».

In questo particolare momento è bene svolgere la Via Crucis evitando l’incedere processionale passando da una stazione all’altra cosi come il far portare la croce a diverse persone. Sarebbe bene intronizzare la croce o un grande crocifisso al centro del presbiterio cosi da attirare lo sguardo orante dell’assemblea e far rimanere i fedeli ai propri posti.

Cosenza, 30 Gennaio 2021

Il direttore Don Luca Perri


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