Umiltà e obbedienza al tempo del Coronavirus: i Fioretti Francescani spiegati dal Vescovo

Un intervento di Mons. Francesco Nolè per il programma in Onda il 3 aprile 2020 su TV2000 “Bel Tempo si spera”


RIFLESSIONE DELL’ARCIVESCOVO SUI FIORETTI FRANCESCANI NEL TEMPO DELL’EPIDEMIA

Carissimi, vi saluto con le parole di Francesco di Assisi:                                                       

 ‘il Signore vi dia pace!’

Il Fioretto che vorrei segnalarvi, e che mi sembra appropriato per i giorni di forzata clausura che stiamo vivendo, lo prendo dal cap. XII dello stesso libro . E’ un fioretto poco conosciuto, ma carico di insegnamenti spirituali e umani.

Frate Masseo, dotato di molti doni celesti e bravissimo predicatore, è messo alla prova da Francesco, perché non si insuperbisca e perda tutte le altre virtù. Gli viene chiesto di fare da portinaio, da cuoco e di provvedere ai poveri che bussano al convento, nell’eremo in cui vive con altri Frati che invece, devono dedicarsi alla contemplazione.

Frate Masseo, ubbidisce e umilmente svolge con grande letizia tutti questi servizi. Dopo pochi giorni, gli altri Frati, avendo compreso la lezione, chiedono a Frate Francesco di distribuire i compiti della casa più equamente, e vengono esauditi.

Per noi, oggi,  in famiglia o nelle Comunità religiose, è importante riscoprire l’ubbidienza, l’umiltà e la carità, come Frate Masseo e i suoi Confratelli.

 Infatti, solo chi è umile, ubbidisce, anche se soffre, ma solo chi ubbidisce ama veramente! In questi giorni, Facciamo esercizio di umiltà,  gareggiando nello stimarci a vicenda, come dice S. Paolo, mettendosi al servizio gli uni degli altri, senza pre-giudizi, e scopriremo in chi ci sta vicino molte virtù che ignoravamo e che ce lo faranno stimare e amare di più.

Cosenza, 3 aprile 2020


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